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Ambulatorio Veterinario Aleandri a Roma

  Parassiti intestinali del cane, come riconoscerli e curarli

Il cane può essere colpito da diversi tipi di parassiti intestinali. Questi "ospiti sgraditi" rappresentano un problema molto diffuso: i cuccioli sono sicuramente i soggetti più a rischio, ma anche i cani adulti possono esserne facilmente infettati. La maggior parte di questi parassiti, infatti, possiede molti veicoli di trasmissione, e basta un contatto anche occasionale o indiretto per contrarre l'infestazione. In alcuni casi il contagio si può trasmette dal cane all'uomo: per questo, prevenire e curare in modo adeguato i parassiti intestinali è importante non solo per mantenere in salute il tuo amico peloso, ma anche per proteggere il benessere della tua famiglia.

I vermi intestinali del cane possono introdursi nell'organismo del loro ospite attraverso le feci degli animali infetti: dall'intestino, infatti, le loro larve e le loro uova si riversano all'esterno, contaminando il cibo, l'acqua e le superfici. Il cane, quindi, si infetta prevalentemente leccando il terreno (dove spesso sono presenti residui fecali) e ingerendo cibo e acqua contaminati.

Tra i parassiti intestinali del cane più diffusi ci sono i nematodi e i cestodi. Al primo gruppo appartengono:

- gli ascaridi, vermi lunghi di colore chiaro, simili nell'aspetto agli spaghetti cotti. Una volta insediati nell'intestino, si nutrono del cibo ingerito, irritando la mucosa con i loro movimenti. Nelle cagne in gestazione, le larve passano attraverso la placenta infettando i cuccioli: per questo, la sverminazione del cane deve essere effettuata molto presto (di solito, non oltre i 15 giorni di vita);

- gli anchilostomi, o "vermi uncinati". Sono parassiti molto piccoli (2 cm) che possono penetrare nell'organismo anche per via cutanea e che infestano soprattutto i cuccioli;

- i tricocefali, vermi microscopici che possono colpire i cani di tutte le età. La loro diffusione è favorita dalla promiscuità, ed è quindi un evento frequente nei canili. Per la loro particolare morfologia, questi parassiti possono essere rilevati solo da esami mirati.

Del secondo gruppo, ovvero dei cestodi, fa parte la tenia (o verme piatto). Questo parassita non si trasmette con il contatto diretto, ma usa ospiti intermedi come la pulce, il suino o addirittura l'uomo. Il suo corpo è molto lungo e articolato: la sua testa si attacca alle pareti dell'intestino e si alimenta con il cibo ingerito. Il corpo cresce in continuazione: i segmenti che contengono le uova fuoriescono dall'ano e si riversano nell'ambiente esterno.

Altri parassiti intestinali del cane molto diffusi sono i coccidi, il toxoplasma gondii e la giardia, protozoi che si trasmettono per via oro-fecale. Tra i sintomi più frequenti di un'infestazione da parassiti ci sono la diarrea acuta o cronica, le difficoltà respiratorie, l'anemia, l'inappetenza, il vomito, il gonfiore addominale, gli spasmi e il dimagrimento eccessivo.

Se quindi noti la presenza di questi disturbi, rivolgiti senza indugio al veterinario, che procederà a tutti gli esami e le terapie del caso. Per prevenire le infestazioni, osserva regolarmente le feci del tuo cane (alcune specie di vermi, come gli ascaridi, sono visibili ad occhio nudo) e cura scrupolosamente l'igiene domestica; all'esterno, fai attenzione che il tuo cane non lecchi il terreno e non ingerisca resti di cibo.